domenica 3 settembre 2017

La mia estate in USA - Parte 2 Parchi nazionali


Vi ricordate che avevo iniziato a parlarvi del mio bellissimo viaggio in California? È ormai passato un anno ma ho sempre nel cuore quei paesaggi incantevoli e le emozioni che abbiamo provato durante quell'avventura, quindi anche se è passato un po' di tempo vi racconterò la seconda parte del viaggio attraverso alcuni dei parchi nazionali americani.

Viaggiare in macchina percorrendo le routes americane è stato emozionante, abbiamo realizzato che quelle strade, per molti km deserte, non esistono solo nei film! Ma la cosa più bella era il paesaggio mozzafiato che cambiava continuamente. 


La nostra prima tappa è stata lo Zion National Park, un parco dominato da imponenti montagne e profonde gole scavate dal Virgin River. La strada da percorrere in auto per attraversare questo parco, in alcuni punti, è a strapiombo quindi non proprio il massimo per una che soffre di vertigini!


La seconda tappa del nostro viaggio on the road è stato il Bryce Canyon. Dato che, da una prima vista  ci ha lasciati senza parole per le forme e i colori delle rocce disegnate e modellate dalla natura, abbiamo deciso di addentrarci nell'immensità del canyon con un'escursione a piedi.
Il percorso che abbiamo scelto è di media lunghezza e difficoltà anche se sotto il sole cocente della tarda mattinata c'è sembrato di aver camminato per ore in un deserto montuoso. Lo sforzo è stato ripagato dalle meraviglie che abbiamo visto, prima tra tutte l'anfiteatro formato da una moltitudine di pinnacoli di roccia rossa disposti uno a fianco a l'altro.




Lasciato il Bryce siamo partiti alla volta di Page non sapendo cosa ci aspettasse. Per quella tappa il nostro programma non era ben chiaro e definito in quanto non eravamo riusciti a prenotare la visita all' Antelope Canyon.
Arrivati a Page in anticipo rispetto alla tabella di marcia, abbiamo deciso di fermarci subito al famoso Horseshoe Band ignari di cosa spingeva tutta quella gente a vedere il Colorado da un precipizio...poi l'abbiamo capito! Penso di non aver mai visto nulla di più bello ed emozionante in vita mia, la natura qui ha dato il meglio di sé realizzando un quadro che solo i più coraggiosi riescono ad immortalare in una fotografia perché avvicinarsi troppo al bordo è davvero inquietante...io ovviamente non sono riuscita, avevo le vertigini anche per gli altri!


Il giorno seguente, grazie al jet lag che non ci ha mai abbandonato, siamo riusciti a recarci di buon'ora all'ufficio dei Navajo che organizza le escursioni all'Antilope Canyon e la fortuna ha voluto che si fossero liberati 2 posti per il tour. Siamo così partiti a bordo di una jeep verso il canyon: un viaggio di 15 minuti da panico, la situazione era talmente surreale che non riuscivo a smettere di ridere. Una volta arrivati (dopo aver baciato terra!) la guida ci ha accompagnato all'interno del canyon e la prima parola è stata "Wow!". La forma delle rocce modellate dall'acqua e i giochi di luce creati dai raggi di sole che penetrano dall'alto attraverso le fessure rendono quel canyon un posto magico.



Con il cuore carico di emozioni e di immagini indimenticabili, nel pomeriggio siamo partiti per raggiungere l'ultimo parco,  il Grand Canyon.
Tra tutti i parchi che abbiamo visitato è decisamente il più grande per estensione e il più famoso e si tratta di un'immensa gola scavata dal fiume Colorado che crea un paesaggio da mozzare il fiato. Per riuscire ad ammirarlo da diversi punti abbiamo sfruttato i trenini gratuiti facendo tappa nei principali view point.




Il viaggio attraverso questi parchi nazionali americani mi ha riempito il cuore di emozioni e caricato di energia positiva. Non sono stati giorni rilassanti in quanto eravamo sempre di corsa e avevamo poco tempo per riposarci, ma per tutto quello che abbiamo vissuto ne è valsa davvero la pena.

Lasciati i parchi siamo partiti alla volta di Los Angeles dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni della nostra vacanza. Ma questo ve lo racconterò nel prossimo post!